I concorsi nazionali di traduzione sono appunto dei concorsi che hanno come finalità quella di premiare i professionisti che dimostrano di avere grande competenza e grande capacità in questa attività così antica.
Sono sempre di più gli enti e le associazioni che organizzano dei concorsi di questo tipo a livello nazionale, e questo aspetto è sicuramente molto positivo per i professionisti del settore.
Oggi, infatti, la figura del traduttore è spesso ingiustamente offuscata dallo svilupparsi delle traduzioni automatiche, in primis dalle traduzioni online.
Questi sistemi di traduzione hanno raggiunto ormai un altissimo livello di diffusione, e chi non ha conoscenze nell’ambito della traduzione tende spesso a credere che, supporti informatici di questo tipo, possano di fatto sostituire la figura del traduttore professionista.
Ovviamente, nulla di più sbagliato: mai e poi mai gli strumenti informatici potranno sostituire il minuzioso lavoro di un traduttore, non fosse altro perché ogni lingua presenta delle locuzioni, delle espressioni e degli accostamenti di parole la cui traduzione non potrà mai essere riconosciuta da un algoritmo informatico.
Questo aspetto diviene ancora più nitido nel caso in cui si parli di poesie, romanzi, produzioni letterarie… è davvero impensabile che gli strumenti di traduzione automatica possano subentrare al lavoro di un professionista.
I concorsi nazionali di traduzione, quindi, assumono oggi una rilevanza particolare proprio da questo punto di vista, dunque al fine di contrastare questi luoghi comuni che rischiano di sminuire questa professione che richiede grande preparazione ed esperienza.
Ma in cosa consistono, di norma, i concorsi nazionali di traduzione?
Anzitutto, ogni concorso prevede determinati requisiti per la partecipazione: di norma è richiesta una laurea in Lingue e Letterature straniere, in altri casi è sufficiente un diploma di istruzione superiore con indirizzo linguistico; in altri concorsi particolarmente specialistici, come ad esempio quelli dedicati alle traduzioni giuridiche, è necessaria invece una specializzazione in campo giuridico.
I concorsi nazionali di traduzione, inoltre, vertono su un tema ben definito, come può essere ad esempio una corrente letteraria o una particolare tipologia di traduzione che riguarda poesie, testi tecnici o altro ancora.
E’ proprio in testi di questo tipo, d’altronde, che il traduttore può dimostrare la sua grande competenza, effettuando un lavoro che vada ben oltre l’impeccabile traduzione di ogni periodo, ma che piuttosto abbracci il testo nella sua interezza al fine di fornire un risultato finale estremamente naturale, fluido e pertinente con ciò che l’autore desidera realmente comunicare.
Altri concorsi di questo tipo, inoltre, sono organizzati prettamente a livello universitario, e sono riservati esclusivamente agli studenti di un determinato ateneo o anche di più atenei.
Non sempre è necessario essere iscritti al corso di laurea in Lingue e Letterature Straniere: anche altri corsi di laurea di tipo umanistico sono considerati un requisito valido per la partecipazione al concorso.
Come per molti altri concorsi, per l’iscrizione può essere richiesta una piccola quota, di norma poco più che simbolica; per quanto riguarda i premi, invece, sono previsti in genere dei compensi in denaro, delle targhe, delle coppe e altri oggetti da conservare, i quali possano rappresentare un bel ricordo del traguardo conseguito.
Ad ogni modo, la principale motivazione che spinge i traduttori a partecipare a concorsi di questo tipo è di natura puramente professionale: vincere un concorso nazionale è anzitutto un gran vanto a livello personale, inoltre si tratta di un pregio che, specificato sul proprio Curriculum Vitae, non passa certamente inosservato.
Un altro riconoscimento davvero molto importante per un traduttore è inoltre rappresentato dal premio nazionale per la traduzione, il quale viene assegnato ogni anno direttamente dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Questo premio riguarda traduttori ed editori sia italiani che stranieri, ed è divenuto oramai una vera e propria istituzione dal 1988, anno in cui è stato istituito tramite l’apposito Decreto Ministeriale del 4 febbraio.
Ogni anno, il Ministero in questione sceglie di premiare dei traduttori o delle case editrici che si sono distinte nella promozione della cultura italiana all’estero, oppure anche la cultura di una lingua straniera in Italia.
La commissione preposta, ogni anno, assegna un premio per quanto riguarda quattro voci differenti, che sono: traduttore che ha tradotto in italiano opere da un’altra lingua, traduttore che ha tradotto in lingua straniera delle opere in italiano o in dialetto, editore italiano che ha pubblicato opere tradotte da lingua straniera ed editore straniero per opere tradotte dall’italiano o da un dialetto.
Parallelamente a questi premi, inoltre, sono previsti inoltre i premi cosiddetti “speciali”.
Insomma, questi concorsi e questi premi istituiti a livello nazionale sono sicuramente un grande stimolo per tutti i professionisti che operano in questo settore, così come per gli studenti ed i semplici appassionati di questa appagante attività.
Se ci si vuol affidare ad un traduttore per qualsiasi tipo di consulenza, dunque, il conseguimento di riconoscimenti di questo tipo è sicuramente sinonimo di grande affidabilità e qualità.
Studio Forenix, Associazione Professionale composta da interpreti, traduttori e docenti di lingua, nonché agenzia specializzata nel fornire servizi di traduzione di varia tipologia, annovera uno staff composto da traduttori con specifiche competenze linguistiche, molti dei quali possono vantare, sul proprio curriculum, premi e riconoscimenti molto prestigiosi.
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